Nel gennaio del 2001 usciva Dio fa casa con
l’uomo, un libro dal titolo quasi indecifrabile, ma con un
sottotitolo chilometrico: La
Collegiata di San Giovanni Evangelista in Capranica nel Bicentenario della sua
fondazione. 6 agosto 1801 – 6 agosto 2001[1]. In realtà, il vero titolo era quello
contenuto all’interno del sottotitolo ma, per una serie di suggestioni che
nascevano dall'appena svolto Grande Giubileo del 2000, era stato affidato a quel Dio fa casa con l’uomo – retaggio di vecchi lavori universitari e per ciò comprensibile solo ad una ristrettissima cerchia
di persone – un messaggio che era ben più attinente alla sfera della teologia
che a quelle della storia e dell’arte. La stampa, in sole 200 copie, andò presto esaurita. Tuttavia, la fortuna del libro venne
fortemente determinata dal titolo scelto, poiché dalla semplice
lettura dello stesso non si capiva che il suo oggetto fosse, almeno per tutta
la prima parte, tanto la storia quanto l’arte di una chiesa, spingendosi
piuttosto oltre questi due aspetti sì da toccare la stessa storia di
Capranica.
mercoledì 28 maggio 2025
La Chiesa di San Giovanni Evangelista in Capranica. Storia e Arte. Una riedizione rinnovata e aggiornata
sabato 12 ottobre 2024
Capranica Celebra il 650° Anniversario della Morte di Francesco Petrarca con un Convegno di Grande Successo
giovedì 1 febbraio 2024
Mecchì dicemo ‘u. Qualche considerazione sull’articolo determinativo singolare maschile -il- nel dialetto capranichese
di Fabio Ceccarini
Approfondiamo, con questo articolo, il tema di un post comparso qualche tempo fa su Facebook riguardo l'uso dell'articolo determinativo singolare maschile 'u (il) nel dialetto capranichese. E chi lo detesta a motivo che «questa u fa sembrare il nostro dialetto un gergo burino» si metta calmo e legga quest'articolo. Perché... mecchì dicemo ‘u!
giovedì 4 gennaio 2024
Vecchiarella jotta: il colombario romano del bosco di Marco’ e la festa della Befana nella tradizione capranichese
di Fabio Ceccarini
In occasione dell'Epifania, ripercorriamo insieme una delle perdute tradizioni capranichesi legate alla Befana e alla grotta della Vecchiarella, nel misterioso bosco di Marco'.
Ancora fino alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso, di buon ora la mattina del 6 gennaio, uno strano e chiassoso corteo composto di bambini e qualche adulto, si formava per le vie di Capranica recitando questa cantilena:
martedì 12 dicembre 2023
Montagne e monti: come si chiamano le cime dell'Appennino che si vedono da Capranica?
di Fabio Ceccarini
Oggi usciamo dai soliti argomenti storici per parlare di geografia. Vi siete mai chiesti come si chiamano le montagne che nelle fredde giornate d'inverno si vedono piene di neve dal nostro Paese? Scopriamolo insieme in questo articolo.
Chi non si è mai fermato a guardare il profilo delle montagne dell’Appennino che da Capranica si vedono all’orizzonte verso Est? Soprattutto durante l’inverno, nelle fredde giornate di tramontana, la lunga catena che funge da spina dorsale alla nostra Penisola regala ai nostri occhi una notevole serie di cime innevate, sciorinandole una dopo l’altra da nord-est (alla nostra sinistra) a sud-est (alla nostra destra). Ma quali sono i nomi dei monti che si vedono in bella successione e che emergono più degli altri con le loro alte cime?