L’Etruria, prescindendo da alcune città come Firenze, Perugia ed Orvieto, normalmente non rientrava nel Grande Tour dei viaggiatori sette- e ottocenteschi in Italia e non era neanche tra le mete preferite di artisti e pittori.
Però, nell’Ottocento emergono alcuni personaggi inglesi, ma non solo, ai quali dobbiamo in buona parte la riscoperta dell’Etruria antica, della quale si seppe finalmente cogliere il fascino dettato da paesaggi arcani e selvaggi, dalle genti ancora legate a usanze tradizionali e dalle straordinarie vestigia archeologiche etrusche, insolite per i viaggiatori usi a ricercare principalmente i resti monumentali della grandezza romana e greca.
Il tema proposto è di carattere trasversale e la maggior parte delle relazioni sarà dedicata a personaggi tra Seicento e Ottocento, con un “preludio” medievale-rinascimentale (pellegrini) e un inedito Sigmund Freud.
Le due giornate di studio sono state organizzate da Stephan Steingräber (Università Roma Tre), Francesca Ceci (Musei Capitolini e Archeo), Luciano Dottarelli (Club per l’UNESCO Viterbo Tuscia), Mary Jane Cryan (pubblicista) con il patrocinio della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, l’Università Roma 3, i Comuni di Capranica e Vetralla, le riviste Archeo e Medioevo e un contributo della Banca di Credito Cooperativo Roma-Capranica.
In occasione del convegno verranno anche esposti alcuni disegni ispirati al tema di Federico Funari e saranno presenti editori locali con pubblicazioni incentrate sul territorio, nonché un angolo dedicato alle testate Archeo e Medioevo.
Qualche foto delle due giornate:
Alcuni convegnisti al termine della giornata del venerdì a Capranica.
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