di Carlo Maria D'Orazi (*)
Da un atto dell'archivio Notarile di Capranica (notaio ser Pancrazio di mastro Domenico, protocollo n° 308 carta 4 verso), conservato presso l'Archivio di Stato di Viterbo, datato 6 luglio 1359, è emerso il nome del più antico giudeo residente a Capranica nel Trecento; si tratta di un certo Vitaluccio e l'atto - concluso nella sua casa e rogato dal notaio capranichese Ser Pancrazio di mastro Domenico, consiste in un prestito di due fiorini aurei che questo Vitaluccio concede a Làncea e Coluzia di Taso due fratelli.
Pancrazio di Domenico, prot. 308 c. 4v, 6 luglio 1359, Vitaluccio 1° ebreo documentato a Capranica, contratto di mutuo
Il giudeo più importante, però, che emerge dagli atti trecenteschi di Capranica, è Guiglielmo (sic) di Alleguccio che faceva il calzolaio e che, come secondo lavoro, prestava denaro. Di questo ebreo abbiamo trovato, sino ad adesso, ben 220 contratti di prestito di cui il più antico è del 13 maggio 1383. Abbiamo notizie di Guiglielmo di Alleguccio fino al 5 maggio 1393 quando emerge da un altro atto che lui fosse già morto in questa data e inoltre da questo atto emergono i nomi dei suoi due figli Alleguccio (che aveva il nome del nonno) e Vitaluccio (che non può essere il precedente perché nel 1359 tutt'al più era ancora un bambino). Dopo la morte del padre, Alleguccio e Vitaluccio cominciano anche loro, con una certa sistematicità, a concedere prestiti a vari soggetti, in particolare di Vitaluccio abbiamo scoperto un atto già del 7 novembre 1384 con il quale concede un mutuo di due fiorini aurei.
Francesco di Guercio, prot. 260 c. 4r, 13 maggio 1383, è l'atto di mutuo più antico di Guiglielmo di Alleguccio ebreo
Conosciamo il nome di un altro giudeo a Capranica, come risulta da un atto del 16 ottobre 1393, si tratta di un certo Musetto e ricordiamo, a questo proposito, come a Ronciglione esistano ancora delle famiglie che portano il cognome "Musetti".
La piccola comunità ebraica di Capranica nel Trecento (di cui prima di queste ricerche non se ne sapeva nulla) poteva consistere in 10-15 unità, molto minore di quella di Pitigliano, in provincia di Grosseto, che raggiunse nel '500 circa le 200 unità che eressero in, questa cittadina, una sinagoga nel 1598 ancora oggi esistente.
Anche a Ronciglione vi fu una piccola comunità di ebrei, ma nel XVI secolo, tant'è che in questo paese esiste ancora oggi un "Vicolo del Ghetto" che, a giudicare dalle dimensioni, poteva ospitare una ventina di persone.
A Capranica non è esistita nessuna sinagoga e neanche un ghetto per cui presumiamo che, per celebrare i suoi riti religiosi durante l'anno, questa comunità di giudei si radunasse nella casa privata di uno dei suoi appartenenti.
(*) Presidente del Centro Ricerche e Studi di Capranica
Per citare questo articolo
D'ORAZI, Carlo Maria, «Una piccola comunità ebraica a Capranica nel XIV secolo», Capranica Storica, 03/12/2021 - URL: https://www.capranicastorica.it/2021/12/una-piccola-comunita-ebraica-capranica.html
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